5.27.2012

Per Voce Sola di Susanna Tamaro

Salve! Oggi vi recensisco un libro.
Per ora, dopo l'odissea dell'Uccello Che Girava Le Viti Del Mondo di Murakami, mi sto concedendo a libri brevi, e Per Voce Sola di Susanna Tamaro è uno di questi.

Quando ero a Lampedusa, leggere era difficile. Non c'era una libreria, ma un'edicola che vendeva pochissimi titoli. Quindi immaginatemi il mio fervore nel vedere quella parete desolante di libri, mi veniva una tristezza che non ve lo immaginate. Per fortuna mia madre (cara madre) si era portata qualche titolo da casa, quindi eravamo riusciti a raccattare qualche libro da leggere/rileggere. Avevamo racimolato ben due libri della Tamaro: Per Voce Sola e Anima Mundi.
Anima Mundi mi ricordo di averlo letto, mi ricordo la storia ma non ricordo di averlo finito (ero piccolino, avevo sì e no 13 anni. Non che ora abbia una veneranda età, ne ho 16).
Visti i temi che trattava e la mia età, mi era risultato pesantuccio, però volevo leggere ancora, approfondire, e ho letto Per Voce Sola, lasciandolo ad una ventina di pagine dall'inizio. Pochi giorni fa l'ho ripreso in mano, conscio di quello che avrei letto.

Per Voce Sola è una raccolta di cinque storie brevi, tutte riguardanti la solitudine. Molti hanno detto che tratti della violenza sui bambini, ed anche questo è uno dei temi portanti. Ma in realtà, leggendolo, a me a suscitato un fortissimo sentimento di solitudine ed inadeguatezza, come se tutti i bambini/adolescenti raccontati incolpassero sè stessi delle violenze che subiscono. Ed è molto triste questo, me ne rendo conto, ma è importante, perché è l'esatto sentimento che si prova quando si viene violentati fisicamente/psicologicamente/sessualment​e, il sembrare in torto, il sembrare di meritarsi tutto ciò.
Bambini, ragazzi, che non hanno nessuno al mondo oltre sè stessi, e che devono cercare di tirare avanti con le loro forze, sopravvivere a quello a cui vengono sottoposti.
Le cinque storie su cui si articola questa raccolta hanno questi titoli:
Di nuovo lunedì,
Love,
Un'infanzia,
Sotto la neve,
Per voce sola.
Li ho trovati dei racconti davvero belli, davvero ben scritti, tranne l'ultimo. Nell'ultimo, a parer mio, non emerge nessuna situazione di violenza, ma solo tanta solitudine.
Troviamo il racconto di una madre poco attenta alle violenze che il marito infligge alla piccolina in Di nuovo lunedì, troviamo una bambina zingara dal labbro leporino che subisce molti stupri in Love, le memorie di un carcerato in Un'infanzia, un racconto epistolare su una ragazza incinta in Sotto la neve, il racconto di un'influenza umorale che un padre trasmette a sua figlia, raccontata dalla madre.
Troviamo un tema complicato, difficile, raccontato in un modo crudo e senza mezzi termini, molto forte (soprattutto in Love) che potrebbe far diventare questo libro un libro "di stomaco", uno di quei libri che lasciano ammutoliti e che non suscitano in noi nessun sentimento se non lo stupore. E' un libro enorme nelle sue 201 pagine, un libro che parla di un tema enorme, un libro che richiede una sopportazione enorme (perché a sentire di bambini sodomizzati, un po', storciamo il naso) ed è per questo che va letto, perché è un libro importante.

1 commento:

  1. Come bene ha detto tu è un libro che va letto anche se il cuore che ama si ribella, ma deve sapere. Bisogna leggere tutte le parole, anche dove gli occhi vorrebbero chiudersi. Sono una persona di 72 anni e in "Per voce sola" mi ritrovo molto anche se non solo sola, anzi.Grazie e arrivederci.

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