
Salve! Altra recensione di naso (ormai sono diventate una costante).
Il profumo che vi recensisco quest'oggi è Louve di Serge Lutens.
Il profumo che vi recensisco quest'oggi è Louve di Serge Lutens.
Serge Lutens. L'uomo che mi ha fatto amare i profumi di nicchia. Un genio.
Fotografo, stilista, make up artist, profumiere e se ne avete da suggerire, suggerite.
Quello che mi ha colpito di questo profumo, è la campagna pubblicitaria. Volte ad esprimere il concetto del profumo, le campagne di Lutens sono sempre suggestive, come i profumi che rappresentano. Qui abbiamo la solita boccetta, il cui sfondo è un paesaggio montano innevato, forse all'alba, e sulla neve delle impronte feline.
Sarà che alla lupa l'Italia (soprattutto Roma) deve la sua nascita, noi siamo profondamente legati a questa figura, che da sempre per noi ha simboleggiato l'essere madre, il tepore materno, la nostra mamma. La lupa è da sempre il simbolo dell'affetto, dell'amore genitoriale. Ed è forse per questo che questo profumo mi fa tanta tenerezza, mi scioglie il cuore.
E' a parer mio un profumo unisex, che si sviluppa su delle note golose ma, come dire, affettuose di mandorla, che lo rendono superlativo. E' un gourmand, è dolce ma non stucchevole grazie proprio alla mandorla, che lo rende un po' amaro. E' proprio con la mandorla che si apre questo profumo, che poi si evolve in un cuore fiorito di muschio, rosa e gelsomino. Il fondo, invece, chiude in bellezza il profumo con note di ambra, vaniglia e resina.
Sapete
qual è la cosa più sorprendente? Che questo profumo è molto animale,
primitivo, a me ricorda molto anche l'odore dolce dei bambini. Ma forse
era questo che Lutens voleva ritrarre, la lupa con i cuccioli.