4.08.2012

Pink Friday: Roman Reloaded di Nicki Minaj


Alloooooooora! Innanzitutto Buona Pasqua a tutti! Come va? Vi state ingozzando di cioccolata? State già vedendo la vostra cintura che geme di dolore urlando "Allargami di un altro buco!"? Buon per voi!
Andiamo al dunque... oggi vi recensisco il nuovo album di Nicki Minaj, che in modo molto fantasioso si chiama Pink Friday: Roman Reloaded.
La Minaj mi ha già molto entusiasmato con il suo precedente album, Pink Friday, che l'ha consacrata come stella a priori del puttan pop. Ho amato quell'album e ormai è tutto graffiato dalle volte che lo mettevo in heavy rotation nel mio stereo.
Personalmente apprezzo molto la musica della M'naaaaj (perché è così che si pronuncia, e secondo me è anche soddisfacente dirlo così) perché è totalmente random e senza senso, atta a niente, a volte a farti ballare, altre volte a farti solo sentire un mare di bitch, mother fucker e compagina al seguito.
Malgrado il prefisso "Pink Friday", questo album non è la riedizione di Pink Friday, bensì una specie di appendice, ma molto lunga. Potremmo effettivamente dividere l'album in due sequenze: quella di Pink Friday, ce celebra la Nicki degli esordi, che tante volte ci è parsa simile a Lil'Kim, quella tutta rapposa e dura. Mentre Roman Reloaded è la Nicki squisitamente puttan pop e secondo me profondamente tamarra, ed è per questo che ci farà ballare ad estate natural durante.
Ma chi è 'sto Roman? Roman è uno dei miliardi di alter ego della M'naaaaj (ricordiamo anche Rrrrrosa, Teresa, Cookie e Barbie) che ha fatto delle apparizioni nelle canzoni della Nicki, come quella insieme ad Eminem intitolata Roman's Revenge. Ha persino partecipato ad un video, che però è stato censurato da qualunque rete mondiale che si chiama Monster di Kanye West (è facilmente reperibile su Vimeo, andatelo a vedere perché vale davvero).
Tornando a noi. Cosa ha passato il convento questa volta? Materiale davvero niente male, devo dire. Canzoni che scorrono con facilità, alcune più noiose di altre (la sequenza rap, de gustibus) ed altre più danzerecce.

L'album inizia con ROMAN HOLIDAY. Roman si trova in un convento di frati a Mosca, dove sta per essere esorcizzato. Per quanto possa essere effettivamente fastidioso il rap forsennato della M'naaaaj unito ad una massiccia dose di urlacchi pseudo satanici, devo ammettere che questa canzone entusiasma e neanche poco.
Le successive tre canzoni, ovvero COME ON A CONE, I AM YOUR LEADER, BEEZ IN THE TRAP e HOV LANE sono abbastanza uguali e noiose, ma quello sono io, che non amo il rap scarno come questo. I cultori di questo genere, però, le troveranno sicuramente godibili.
Godibile anche per me è anche ROMAN RELOADED, fatta in collaborazione con Lil'Wayne. Sarà che sembra una versione rallentata e più rapposa di Stupid Hoe (capolavoro che vi recensirò tra qualche riga) ma mi piace già di più.
CHAMPIONS è stupenda. E' la classica mid tempo alla M'naaaaj, figlia di quel capolavoro chiamato Fly che si trovava nel Pink Friday originario. Tenerissima la parte in cui cita i nomi di alcuni bambini (lo so, mi commuovo con poco).
RIGHT BY MY SIDE si indirizza sempre verso questo filone, quello di Fly. E devo dire che ci assomiglia parecchio di più rispetto a Champions, sempre, però, rispettando i limiti della decenza. Questa canzone è anche in collaborazione con Chris Brown (ecchevvoi?).
SEX IN THE LOUNGE è abbastanza "soft", ma a parer mio nulla di speciale.
E poi arriva STARSHIPS, e su Starships prepariamoci alla lacrimuccia. E' così supercalifragilistichespiralidosa che un sorrisino mentre te la ascolti davanti al piccì intento a fare qualcosa non si sa cosa su Facebook te lo strappa volentieri. Inizia in un modo abbastanza quieto, tipicamente puttan pop, per poi esplodere in una musica che ricorda un po' quella di Skrillex, solo meno "dirty". E' stupenderrima.
E se Starships ha quel frangente in cui puoi sederti e riposarti un minutino, magari sorseggiando un po' di Absolut Vodka, POUND THE ALARM non fa neanche questo, e lascia che ti si gonfino i piedi per il troppo ballare. E se Starships ricorda un po' Skrillex, Pound The Alarm ricorda un po' Avicii.
Con WHIP IT la M'naaaaaj sembra dire a Jennifer Lopez "So scuotere il mio culone budinoso in una canzone vagamente latineggiante meglio di te, bitch!". Potente e ballabile, simile effettivamente alle canzoni di Jenny Form The Block. Pitbull, fortunatamente, non è pervenuto.
AUTOMATIC è potente, fortemente elettronica. E se Whip It fa il verso a JLO, Automatic fa il verso a Britney Spears, regalandoci momenti di scuotimento generale davvero incomparabili.
La parentesi scuoti-quelle-chiappe-cellulitose si conclude con BEAUTIFUL SINNER, dove la M'naaaaaj fa molto Kelis all'inizio, molto Kelly Rowland al ritornello. Carina, davvero godibile.
Poi andiamo alle ballate, ed andiamo verso MARILYN MONROE, power ballad davvero power, che piace subito. Struggente al punto giusto, ghetto/tamarra a puntino, davvero equilibrata.
YOUNG FOREVER, invece, appare più bambinesca e tenera, soprattutto il suo inizio. E devo dire che neanche il resto è da buttare, affatto! Canzone carina, un po' adolescenziale, un po' M'naaaaaj Lavigne.
Anche FIRE BURNS rimane graziosa. Secondo me, anzi, riesce a superare le due di cui sopra. Forse perché mi ricorda tantissimo Save Me, che è una canzone appartenente al Pink Friday originario, e che ho amato e continuo ad amare.
GUN SHOT fa un po' reggae all'acqua di rose, però rimane abbastanza carina. Fortunatamente la parente pseudo romantica dell'album si chiude qui, sennò potrebbe risultare noiosa.
La versione standard si chiude con STUPID HOE, che è un capolavoro di trashaggine e tamarraggine che non ha simili. Stranamente particolare, godibile, fantastica. La adoro, anche se è davvero coatta.
La deluxe si prolunga di tre tracce, di cui la prima è TURN ME ON, la canzone che ha fatto in collaborazione con David Guetta. Carina, niente di che.
VA VA VOOM, che sono riuscito a fare entrare nel cervello di una che la M'naaaaaj la odia, è davvero bella. Adesso mi sta lanciando parolacce dietro perché si ritrova a canticchiarla continuamente. Anch'essa abbastanza coatta, ma ha un ritornello che hai davvero una resistenza di ferro se non te lo fai entrare in testa.
La versione deluxe si conclude con MASQUERADE, che se fosse stato davvero un duetto con Britney Spears, come si era vociferato, sarebbe stata anche una canzone interessante, ma così rimane abbastanza trascurabile.

Detto ciò concludo con un: ASCOLTATELO ASSOLUTAMENTE!

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