1.22.2012

Talk That Talk by Rihanna

Recensione musicale: Talk That Talk di Rihanna.
Rihanna, ormai, ci ha abituati alla più commerciale e mera musica, a causa delle (o grazie alle) operazioni di marketing che, ogni volta, attua facendo uscire un album durante la promozione del precedente. Sarà per non far cessare le voci su di lei, sarà perché è stacanovista, sarà che vuole guadagnare sempre di più, ma nei tempi in cui c'era la promozione di "Loud" (precedente disco) faceva uscire un singolo ogni dieci giorni, e durante la promozione dell'ultimo singolo "Cheers (Drink To That)" ha deciso di annunciare l'uscita di un nuovo album, che poi è uscito a novembre dello scorso anno, tramite l'uscita del primo singolo del suddetto album: "We Found Love" e già da lì si era capito che questa sarebbe stata una semplice strategia commerciale. 
Ma, per quanto questo album sia effettivamente e rimanga una pura strategia di marketing, devo dire che Rihannona ci ha azzeccato. Soprattutto per quanto riguarda la scelta del singolo di lancio, non troppo impegnativo, gustoso e ballabile, seguito da un video leggermente ambiguo ed equivoco, insomma, con tutti i prerequisiti per sfondare (cosa che gli è riuscita). 
Allora, tralasciando il look da baldracca alla fine del turno che assume nelle due copertine, parliamo in linee generali dell'andazzo che troviamo nell'album. L'album parla di sesso, e solo in alcune canzoni, di amore in generale. Per quanto sia un argomento detto e ridetto, il sesso fa sempre ascolti, quindi usiamolo e mi sta anche bene. L'album appare come una quasi interessante fusione tra quella sòla di "Loud" e quel capolavoro indiscusso di "Rated R" ed anche fin qui ci siamo. Ma quando mi metti in mezzo generi impropri, non ci siamo. E perché dico questo? Perché in questo album mi perviene un reggae. Rihannona reggae? E Katy Perry classica no? E perché non anche Madonna folk? Tant'è...
Ma andiamo a sviscerare ben bene questo album traccia per traccia.
L'album inizia con YOU DA ONE, presunto tentativo di reggae. Il risultato, devo dire, che risulta anche piacevole, a mio parere molto estivo ma poco interessante. WHERE HAVE YOU BEEN è già qualcosa più alla Rihanna, e mi piace già di più, estremamente artificiale e costruita, metallica ed elettronica, improntata sul parlato-strumentale-parlato tipico della musica house. Non male. L'album, poi, si sposta su WE FOUND LOVE ed anche qui nulla da dire, canzone molto fresca e piacevole, ballabilissima, mediamente interessante ma sicuramente godibile. TALK THAT TALK prevede un duetto con Jay Z che francamente ci saremmo potuti risparmiare: una noia da tagliarsi le vene per lungo. COCKINESS (LOVE IT) è, a quanto ci perviene, la canzone più porka con la "k" di tutto l'album, e devo dire che mi piace molto. Abbastanza rap, con un basso martellante ed un ritornello che si infila al cervello e si imprime. Andiamo a BIRTHDAY CAKE, che la Def Jam ha deciso di darci monca: questa canzone finisce al minuto e 14. Grandissimo peccato, visto che era una canzone davvero interessante, porkissima anch'essa (sempre con la "k") ma purtroppo menomata, peccato, shame on you, Def Jam!
WE ALL WANT LOVE appare come una di quelle classiche ballate Rihannose molto carine e tenere, molto dolci ma comunque felici, niente di troppo struggente, interessante. DRUNK ON LOVE, invece, è "Te Amo" in Talk That Talk, solo che mi piace, metre Te Amo no. Canzone che cattura, interessante, già più struggente. Ma se Drunk On Love è Te Amo, ROC ME OUT è Rude Boy, ed entrambe mi piacciono molto.
E poi abbiamo WATCH'N'LEARN. Ne vogliamo parlare? Meglio non parlarne, và, che mi sale davvero il vomito. Anzi no, parliamone, parliamo del fatto che Rihanna non deve (comando categorico) fare canzoni reggae, perché risulta di una noia se di Talk That Talk da tagliarsi le vene, qui da buttarsi da un ponte.
L'album finisce con FAREWELL, e questa sì che è la ballatona di Rihannona, strappalacrime, con ritmo che ti fa piangere solo ad ascoltarlo, molto bella.

A parte qualche disastro reggae qua e là, l'album, per essere una mera strategia di marketing, risulta anche mediamente interessante.




 









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